Controllo dei database tra monitoring ed Health Check

Datamaze
15.07.20 12:02 PM Comment(s)

SQL Catcher è un nuovo strumento software, che Datamaze ha sviluppato con l’intento di creare un servizio utile ai propri utilizzatori e al contempo innovativo nel settore della gestione di database server, il tutto con particolare attenzione per SQL Server di Microsoft. Vediamo per prima la situazione degli strumenti tradizionali utilizzati da un DBA.


Lo stato dell’arte per gli strumenti di monitoring e Health Check

Monitorare un database per cercare di intercettare i problemi legati alla performance è una delle attività principali di un DBA. Se qualche componente, configurazione o evento del sistema sta rallentando i processi, il DBA deve avere gli strumenti per accorgersi della situazione contingente in modo da porvi rimedio. Meglio ancora se questi strumenti gli consentono di prevenire tale situazione, evitando quindi ogni disagio agli utenti.


Sono disponibili una miriade di strumenti che possono essere utilizzati per effettuare il monitoraggio: il DBA può scegliere in base ai propri obiettivi, abitudini o preferenze.


Monitoraggio del database

Siamo abituati già da anni alla presenza sul mercato di strumenti di monitoraggio 24h. Anche noi di Datamaze utilizziamo e offriamo ai nostri clienti uno strumento di questo tipo: tramite interrogazioni molto frequenti, riusciamo a raccogliere nel tempo il comportamento del database server e quindi tutte le variazioni dei parametri che intervengono durante una giornata e che consideriamo fondamentali per valutarne le performance. Si tratta di uno strumento che permette di raccogliere in modo puntuale e storicizzato un’infinità di informazioni sul server esaminato.


Il rovescio della medaglia, tuttavia, risiede proprio in questa elevata quantità di dati: bisogna avere la capacità di saperli interpretare nel modo corretto al fine di anticipare il verificarsi di eventi problematici, onde evitare di utilizzare tale strumento come semplice allarme quando il problema si è già verificato.


Health Check del database

Il secondo approccio, di tipo più classico, è il cosiddetto Health Check: utilizzando una serie di query e strumenti specifici, andiamo ad eseguire un’istantanea della configurazione dell’istanza e dei suoi database. Si tratta, di solito, di un’attività che eseguiamo dalle due alle quattro volte all'anno (o su richiesta specifica dell’utente) a seconda della complessità, degli attori coinvolti e del tipo di carico di lavoro. Solitamente è la prima attività che facciamo quando conosciamo un cliente nuovo, per avere da subito un quadro chiaro della situazione che andremo ad affrontare. 


In questo tipo di approccio la componente umana, ovvero conoscenza della materia ed esperienza del DBA, ha un ruolo fondamentale e dà un effettivo valore aggiuntivo a questo tipo di servizio, lasciando all'utente tutta una serie di valutazioni e di consigli su come agire nell'immediato ma anche per il futuro. Il limite intrinseco di questo approccio è proprio il fatto che si tratta solo di un’istantanea dello stato dell’istanza. Potrebbe tranquillamente succedere nel prossimo futuro un evento imprevisto che cambia completamente le carte in tavola.


Conclusioni 

Tra un estremo e l’altro di queste due soluzioni si colloca SQL Catcher, che esegue una serie di controlli giornalieri per avere sempre sotto controllo la configurazione e la sicurezza relativa alle istanze monitorate. Provalo subito!

di Matteo Dal Bianco, pubblicato il 15 luglio 2020