I controlli di SQL Catcher per SQL Server
Dopo aver parlato delle verifiche relative ai backup e ai database, continuiamo la nostra rassegna sui controlli che vengono eseguiti da SQL Catcher, che approfondisce anche l’importanza che certe verifiche assumono nel garantire l’efficienza della nostra istanza SQL Server e la sicurezza dei dati in essa memorizzati.
Attività schedulate
Controllo nuovi job o job rimossi
Ad ogni esecuzione di SQL Catcher verifichiamo se riscontriamo dei nuovi job oppure se sono stati rimossi dei job rispetto all’esecuzione precedente e avvisiamo, di conseguenza, l’utente. In caso di presenza di nuovi job, solo per la prima volte che li segnaliamo, evidenziamo alcune informazioni di dettaglio:
- Stato del job: esplicitiamo lo stato del job, ovvero se è impostato in attivo e quindi può essere eseguito oppure se è in stato disattivato, quindi il job esiste ed è stato configurato ma non è possibile eseguirlo.
- Stato e configurazione della schedulazione: segnaliamo se vi è una schedulazione pianificata oppure se il job può essere eseguito solo in modalità manuale. Nel caso di una pianificazione schedulata automatica, specifichiamo i dettagli di questa schedulazione (giorni e orari previsti di esecuzione).
- Stato e configurazione delle notifiche: verifichiamo e segnaliamo se è attiva una notifica via mail dell’esecuzione del job e, in caso affermativo, se questa notifica avviene ad ogni completamento del job, oppure solo in caso di fallimento oppure solo in caso di esecuzione con successo.
Controllo cambi di configurazione dei job
Per tutti i job presenti, avvisiamo se vi è un cambio di configurazione del job rispetto al controllo precedente. In questo modo l’utente ha contezza di eventuali variazioni, sia quelle volontarie ma soprattutto quelle involontarie o fatte da terzi. Come per i nuovi job, le segnalazioni di cambio di configurazione riguardano lo stato del job, la schedulazione e le eventuali notifiche.
Controllo esecuzione dei job
Si tratta della segnalazione più importante di questa categoria. Avvisiamo l’utente di quanti job sono stati eseguiti nelle ultime 24 ore. Nel caso in cui l’esecuzione di un job sia fallita, verifichiamo quante volte sia avvenuto tale fallimento nelle ultime 24 ore e segnaliamo in quale step è fallito il job, riportando data e ora dell’ultimo fallimento. Verifichiamo infine se tale job è stato eseguito in modo corretto ad una esecuzione successiva oppure se non è più stato eseguito correttamente, nell’intervallo di tempo monitorato.
di Matteo Dal Bianco, pubblicato il 13 maggio 2021