Overview
Innumerevoli aziende acquistano prodotti e soluzioni per il monitoraggio dell'infrastruttura e, per andare in dettaglio delle nostre competenze specifiche, dei database.
Le difficoltà
Spesso però accade che tali aziende non riescano a far fruttare l'investimento per una serie di motivi tra cui:
- La curva di apprendimento delle funzionalità del prodotto. Gli strumenti di monitoraggio sono fantastici a patto che gli utilizzatori abbiano un livello di competenza mediamente elevato e soprattutto abbiano molto tempo per imparare il funzionamento dello strumento.
- Dover scegliere quali aspetti andare a monitorare del sistema informativo aziendale, per mettere in piedi una soluzione che sia veramente utile e non un insieme incontrollabile di numeri, tabelle, grafici accattivanti e colorati, ma che non forniscono alcuna utilità pratica.
- Le centinaia di email di allarme che, dopo qualche giorno, finiscono dentro la cartella archiviati di Outlook grazie alla regola di filtro che abbiamo dovuto creare per non impazzire e con l'effetto che quelle email non saranno mai lette da nessuno.
Il monitoraggio con Datamaze
Lo strumento che abbiamo adottato quando abbiamo iniziato la nostra attività nel 2014, è stato fin da subito PRTG di Paessler. Dopo aver valutato innumerevoli altre soluzioni, ci siamo convinti velocemente della bontà di PRTG grazie alla sua facilità di gestione, l'interfaccia utente veramente semplice ed intuitiva e soprattutto la possibilità di creare nel tempo un numero praticamente infinito di nuovi controlli; sia perché le nostre competenze sono cresciute sia per le richieste dei clienti che si sono fatte sempre più specifiche. Un po' alla volta siamo riusciti ad offrire alle aziende un servizio completo di monitoraggio dei database e consulenza con l'obiettivo di evitare alla struttura IT tutti i problemi descritti precedentemente.
Gli aspetti fondamentali da monitorare
Ma quali sono gli aspetti fondamentali che dovremmo riuscire a monitorare quando osserviamo una infrastruttura database? Sicuramente:
- Performance
- Presenza di situazioni bloccanti (locks di vario tipo)
- Gestione della memoria
- Stato del TempDB
- IO e storage
- SQL Server Agent
- Sicurezza
Ogni aspetto citato è una macro-famiglia che contiene a sua volta una serie di parametri specifici ognuno dei quali, spesso in relazione con gli altri, ci consente di attivare delle soglie specifiche decise assieme al cliente. Questo avviene dopo un periodo di tempo durante il quale viene determinata una baseline, ossia la definizione del comportamento del sistema in un periodo di tempo significativo. Da questo punto in avanti, il sistema sarà in grado di segnalare le situazioni anomale oltre le quali alzare il livello di attenzione e iniziare delle attività precauzionali (stato di warning) oppure intervenire decisamente (stato di errore).
Conclusioni
In questo modo è possibile realizzare un sistema di monitoraggio personalizzato, realizzato sulle effettive necessità del cliente, che ci consente di intervenire tempestivamente in caso di problemi e di risolvere in anticipo le eventuali criticità.
di Cristiano Gasparotto, pubblicato il 27 novembre 2020