Business Intelligence: capire come sta andando la tua azienda

Datamaze
03.08.22 11:27 AM Comment(s)

Introduzione: lo stato della Business Intelligence

L’acquisizione della Business Intelligence da parte delle imprese è in continuo aumento. Secondo Markets And Markets, entro il 2025 il mercato mondiale della Business Intelligence raggiungerà un valore di 33,3 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuo del 7,6%. Questa è un’ottima notizia di per sé, ma solo se a salire sul carro saranno anche le imprese meno strutturate, ed un po’ tutti i settori di business. Oggigiorno, infatti, l’effort in ambito BI è estremamente disomogeneo nel mercato – e, più in generale, quello dell’intera area dell’Information Technology – e vede ancora molte aziende completamente sprovviste di questa funzione. La BI non è mai stata più attuale di oggi, al punto di poter essere considerata una funzione aziendale di base, quindi necessaria, soprattutto per la digitalizzazione dei processi.

Perché imparare la Business Intelligence?

Ma perché si investe tanto in Business Intelligence? Il motivo è semplice: non fare un investimento ora sulla Business Intelligence vuol dire spendere 10 volte tanto nel giro di qualche anno. Il motivo per la quale molte aziende – tendenzialmente medie o piccole – faticano ad adottare la BI è proprio per la difficoltà di calcolarne il ritorno sull'investimento (ROI). Ma andando a calcolare i costi che derivano dall’assenza di essa, e proiettandoli sul lungo tempo (un anno ed oltre), è chiaro come la BI si riveli essere un investimento.


La Business Intelligence è un investimento perché, in primis, rende l’azienda e i suoi dipendenti consapevoli dello stato dell’azienda, declinato in tutti i suoi processi di business. Ciò permette di dare un supporto fondamentale al Decision Making, supporto basato sulle evidenze numeriche e non sulle sensazioni personali di chi, le decisioni, le deve firmare. Questo dà maggiore sicurezza di azione, e consente un effettivo risparmio di denaro in azienda.


Inoltre, la Business Intelligence permette anche di dare maggiore visibilità ai processi e alle logiche aziendali, aiutando l’inserimento di nuovi dipendenti che riusciranno così a comprendere più in fretta le dinamiche interne all’azienda. Un dipendente supportato dagli strumenti di BI è un dipendente di maggiore valore.


Business Intelligence

Dove dovrei introdurre la Business Intelligence?

Dove serve. Non c’è una risposta univoca, dipende tutto dai bisogni e priorità dell’azienda, dalle domande critiche a cui ha bisogno di rispondersi, dal generale metodo di lavoro adottato fra e nei processi, e dalla disponibilità di dati in formato digitale. Ci sono aziende che approcciano la BI con una (classica) analisi delle vendite, verticalizzando l’analisi sul singolo processo aziendale in modo da aiutare uno specifico ufficio nelle proprie attività operative e direzionali, che siano esse quotidiane o periodiche. Ce ne altre, invece, che optano per un approccio più orizzontale, e che prenda in considerazioni i dati generati da più reparti o processi, eventualmente aggregati allo stesso livello di dettaglio, e mettendoli in relazione allo scopo di averne una visione più completa e strategica.


L'importante è che, dopo averla introdotta, la Business Intelligence venga quanto più largamente adottata in azienda.


Business Intelligence Microsoft e Power BI

Microsoft è in testa alla classifica per il migliore strumento di BI. Da oltre un decennio è situato nel quadrante Leader del Gartner Magic Quadrant per l’Analytics and Business Intelligence, e da anni primeggia rispetto ai suoi competitor. Questo è un risultato ottenuto, nel tempo, grazie anche (ma non solo!) all’introduzione di Power BI.

Power BI è un servizio d’analisi aziendale prodotto da Microsoft. Fornisce visualizzazioni interattive e funzionalità di Business Intelligence con un’interfaccia grafica semplice e intuitiva, che consentono agli utenti di creare i propri report e le proprie dashboard rispettando tutte le migliori metodologie e le best practices definite dagli anni Novanta, da Ralph Kimball e colleghi, ad oggi. Si tratta dello strumento generalmente più adatto per eseguire attività di reporting ed analisi dei dati, ed è ottimo in combinazione con altre tecnologie di casa Microsoft quali la Power Platform o lo stack BI di SQL Server.

In Datamaze siamo in grado di affiancarti nel percorso di valorizzazione dei dati e delle informazioni del tuo business e di supportati su qualsiasi esigenza per quanto riguarda tutti i prodotti di Business Intelligence di Microsoft: SSIS per la trasformazione ed integrazione dei dati, SSAS per la costruzione di modelli d’analisi, SSRS e Power BI per la reportistica, visualizzazione e analisi dei dati. 

La formazione Datamaze: il Training on the Job

La formazione tenuta come consulenti presso varie aziende ci ha permesso di sviluppare una certa esperienza specialmente nei settori in cui abbiamo operato, tra cui: manifatturiero, dei dispositivi elettronici, siderurgico, ristorazione, bancario e di finanza, farmaceutico, abbigliamento, pet, automotive, trasporto e conta valori, vigilanza, servizi tecnologici, mobili ed arredamento, oreficeria e gioielleria, pubblica amministrazione. Non ci occupiamo solo di BI, ma di Data Management più in generale, il che ci dà una sensibilità più ampia del tema dei dati.

Durante la formazione scegliamo di lavorare nell’ambiente del cliente con l’utilizzo dei dati reali dell’azienda, seguendo il metodo del Training-on-the-job. Questo metodo porta diversi vantaggi rispetto alla formazione classica: 
  • Si utilizzano dati i dati della propria azienda lavorando su scenari reali, mettendo a frutto sin da subito il lavoro svolto durante l’affiancamento;
  • È possibile coniugare la teoria con la pratica applicata ai dati dell’azienda per cui si lavora e di cui si conoscono le modalità operative, invece che agire tramite esempi, spesso banali;
  • La comprensione delle nozioni è più facile e la memorizzazione più efficace;
  • Vengono presentate metodologie che si adattano al caso reale, avendo quindi la possibilità di chiarire situazioni particolari dell’azienda e della gestione dei dati.

Il training-on-the-job non è la classica formazione in cui i concetti vengono presentati con slide standard o video preregistrati. Il confronto e la collaborazione diretti fra formatore e clienti, sul caso reale dell’azienda per giunta, permette di unire l’attività di consulenza con l’attività di sviluppo tecnico, risparmiando sui costi di formazione rispetto al metodo classico.

Il training-on-the-job permette una collaborazione migliore fra i due attori, senza il pericolo che il cliente si trovi o a dover dipendere interamente dal proprio consulente/fornitore, o abbandonato a se stesso dopo la formazione iniziale.

di Thomas Tolio e Alice Sella, pubblicato il 3 agosto 2022