8 occasioni per passare al cloud: server, database e software

Datamaze
08.07.21 11:23 AM Comment(s)

Sistemi informativi e cloud

Qualsiasi azienda utilizza un sistema informativo per la gestione dei dati. Storicamente, i centri di elaborazione dati (CED) erano comparti delle aziende stesse, che dedicavano spazio e risorse per ospitare i server dedicati al sistema informativo.


Con l’avvento del cloud la situazione sta velocemente cambiando. Per le aziende di qualsiasi dimensione, ci sono diverse occasioni e vantaggi nel passare a servizi in cloud. Vediamo quali sono le contingenze più comuni in cui può valere la pena di effettuare la migrazione a soluzioni cloud come Azure di Microsoft.


1. Contratto in scadenza con un datacenter

Questo caso non rappresenta una migrazione vera e propria, ma uno spostamento tra servizi diversi. La scadenza di un contratto con un datacenter può essere un’ottima occasione per rivolgere la propria attenzione al cloud, con i vantaggi che andremo a vedere più avanti.


2. Integrazione rapida post acquisizione

Le integrazioni post-acquisizione, ovvero quando si acquisisce un’altra azienda ed è necessario unificare le due infrastrutture, sono processi importanti e spesso critici che vanno portati a compimento il prima possibile, cercando di non interrompere o rallentare le varie attività aziendali.


Il passaggio al cloud di tutte le infrastrutture informatiche coinvolte consente di risparmiare tempo ed evitare complicazioni a seguito della messa in comune di due sistemi informativi, e quindi anche dei database, separati e differenti. 


3. Necessità urgente di risorse

La scalabilità semplificata o automatica è uno dei maggiori vantaggi delle risorse in cloud, e questo è valido sia per aumentare le capacità del sistema che per diminuirle. Quando le esigenze aziendali richiedono maggior capacità, si possono facilmente e, cosa ancor più importante, rapidamente aumentare le risorse, mentre quando le richieste diminuiscono è facile tornare alla configurazione originale.


Queste modulazioni possono essere fatte senza cambi rilevanti nelle configurazioni originali, con un sensibile risparmio di tempo e soldi rispetto alle situazioni on-premises, che comunque non consentono una scalabilità a ridurre così rapida e flessibile.

Inoltre, i provider cloud garantiscono prestazioni eccellenti per quanto riguarda la connettività, grazie al posizionamento strategico sul territorio, in prossimità delle dorsali di rete. 


4. Aggiornamenti di software e hardware

Nel momento in cui è necessario cambiare hardware o aggiornare il software, può essere più proficuo pensare di spostare le proprie istanze database in cloud.


Quando si tratta di rinnovare l’hardware di un sistema informativo aziendale, cosa che di solito avviene ogni 3 o 4 anni, vanno considerati, oltre ai costi di acquisto dell’hardware stesso, anche i costi di mantenimento e operatività, che comprendono aspetti come il sistema di raffreddamento, l’occupazione dello spazio, la predisposizione alla scalabilità, la manutenzione. I vantaggi solitamente più apprezzati dalle aziende sono il non dover più effettuare la manutenzione e il supporto.


Inoltre, i provider cloud si occupano autonomamente dell’aggiornamento del software di virtualizzazione o dei Saas. 


5. Minacce alla sicurezza

Un provider cloud è in grado di garantire un maggior livello di efficienza nella sicurezza rispetto a qualsiasi soluzione on premises, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista informatico.


Per quanto riguarda la sicurezza fisica, garantire l’integrità ed il controllo degli accessi di una struttura specializzata è sicuramente più agevole ed efficace rispetto alle soluzioni che potrebbero essere prese per un comparto all’interno di un’azienda produttiva o commerciale, con le proprie esigenze e logiche.


La sicurezza informatica invece viene garantita da personale specializzato del provider stesso, che si occupa a tempo pieno di quest’aspetto sempre più importante, applicando una sorveglianza continua per rilevare prontamente eventuali minacce, anche tramite l’automazione.


Vi è un ulteriore punto da considerare: attivare un servizio di backup su cloud garantisce un elevato livello di protezione dei dati e facilità di recupero, scongiurando la perdita del patrimonio di dati aziendale.


6. Compliance

Strettamente collegati al punto precedente sono la gestione dei dati secondo le normative cosiddette sulla privacy e le strategie messe in atto contro i furti di dati. I provider cloud sono sottoposti a certificazioni stringenti, che ne attestano performance e livello di sicurezza raggiunti e garantiti agli utenti. Inoltre, utilizzando un servizio in cloud si evitano le eventuali distrazioni potenzialmente dannose dei dipendenti, mai sufficientemente addestrati alle best pratice della protezione e della tutela dei dati e delle risorse aziendali.

 

7. Innovazione delle applicazioni

Grazie al cloud è possibile tenere il passo con le nuove tecnologie, in continua evoluzione, in modo facile e rapido, senza dover modificare o cambiare la struttura in concomitanza con ogni innovazione introdotta nelle applicazioni. Sono disponibili tantissime soluzioni che consentono di testare appunto nuove tecnologie e nuove architetture senza eccessivi investimenti iniziali e senza doversi legare sin da subito ad un fornitore.


8. End of support del software

L’end of support obbliga ad un ricambio del software, in quanto rappresenta la fine definitiva del ciclo di vita di una versione di programmi, applicazioni o anche sistemi operativi, come il recente SQL Server 2008 R2 End of Support.


Si tratta di una buona occasione per passare al cloud: effettuando la migrazione saremo certi di avere accesso a software sempre aggiornati.


Conclusioni

Quelli esaminati sono solo i principali punti da considerare per una migrazione ai servizi cloud e la nostra panoramica ha preso in considerazione principalmente gli aspetti relativi ai database, ma i vantaggi delle soluzioni cloud si possono applicare a qualsiasi tipo di software.


di Alice Sella, pubblicato l'8 luglio 2021