Il cloud è sicuro? Come funziona per i database aziendali?

Datamaze
19.05.21 01:05 PM Comment(s)

Il cloud continua a far parlare di sé, con un mercato sempre in crescita. Sono però ancora molte le aziende restie ad effettuare la migrazione dei propri database su un servizio cloud, in quanto viene percepita una scarsa sicurezza e una perdita di controllo sui propri dati con questo passaggio.


Cerchiamo di capire cosa c’è di vero in queste credenze e se davvero conviene effettuare una migrazione al cloud.


Che cosa si intende con cloud?

Cloud (o ‘nuvola’ volendo tradurre letteralmente) indica un servizio decentralizzato, a cui si accede tramite connessione web da un qualsivoglia terminale abilitato. Si contrappone ai servizi on-premises o installati localmente: per quanto riguarda i database, se scelgo il cloud i miei database saranno ospitati da un provider esterno, a cui potrò accedere da remoto tramite i dispositivi locali, mentre i database on-premises sono quelli installati sui server che si trovano fisicamente in azienda.


Sicurezza contro le intrusioni esterne

Lo spauracchio principale che trattiene dal valutare la migrazione al cloud è probabilmente il rischio di intrusioni da parte di hacker e malintenzionati, con conseguente furto o perdita dei dati aziendali salvati sui database in cloud.


Il problema nella realtà è esattamente l’opposto: i server in azienda sono più esposti a rischi di intrusioni e perdita di dati rispetto invece ai server cloud delle grandi aziende di servizi informatici. Una qualsiasi azienda produttiva non può, per sua stessa natura, garantire un livello di protezione pari a quello  di un’azienda specializzata in servizi informatici, ad esempio i requisiti di sicurezza che Microsoft garantisce per Azure, il suo cloud proprietario.


Vantaggi contro la perdita dei dati

La possibilità di perdere i propri dati non è valutata dalle aziende con la corretta prospettiva: si tende a trascurare un evento che capita molto più spesso delle intrusioni, ovvero il disastro. In informatica e in particolare parlando di database, un disastro è un evento fisico che porta al danneggiamento dell’infrastruttura informativa e dei server fisici che si trovano in azienda. Questo comporta il rischio grave di perdere tutti i dati memorizzati su tali server, a causa di eventi imprevedibili come inondazioni e incendi, ma anche interruzioni improvvise dell’energia elettrica che vanno a danneggiare le componenti elettroniche dei server (un’eventualità remota ma sempre possibile).


A seguito di un disastro, se siamo stati previdenti e abbiamo realizzato un buon piano di backup, saremo in grado di ripristinare i database, ma ci vorrà del tempo per effettuare la procedura e durante questo periodo le attività aziendali saranno bloccate. Inoltre, non tutte le aziende effettuano backup ad intervalli abbastanza ravvicinati per garantire il recupero di tutti i dati: spesso viene perso almeno l’ultimo giorno di lavoro.


Se invece non abbiamo un backup o questo non è aggiornato, perderemo giorni o anche mesi di dati, con costi enormi per l’azienda.


In cloud i dati sono distribuiti, quindi fisicamente si trovano in diverse locazioni fisiche, e il servizio di backup è compreso in praticamente tutte le offerte di database in cloud. In caso di disastro o anche di blocco dei dati a causa di un virus o un ransomware, il ripristino sarà pressoché immediato.


Se vi state  dicendo che i vostri dipendenti sono troppo furbi per incappare in un ransomware, secondo una ricerca di Terranova Security, nel 2020 il 19,8% dei dipendenti aziendali ha cliccato su almeno un link di phising e Statista riporta che solo l’anno scorso ci sono stati 304 milioni di attacchi ramsonware nel mondo.


Se invece pensate che a voi un disastro non capiterà mai, negli ultimi 10 anni nell’area metropolitana di Roma ci sono stati 42 disastri naturali e ‘solo’ 27 a Milano, secondo Statista, e questo senza tenere conto di incidenti come incendi o interruzioni dell’energia.


Risparmio economico e di tempo

Poter pagare un servizio nella misura in cui si utilizza è sicuramente più economico rispetto al dover acquistare, ospitare e manutenere dei server fisici in azienda, anche grazie alla possibilità di diminuire o anche interrompere il servizio qualora non ce ne sia più bisogno, per un tempo più o meno limitato.


Inoltre, il non dover mantenere dei server in locale libererà l’ufficio IT dalla necessità di fare manutenzioni e aggiornamenti che richiedono un investimento notevole di tempo e risorse.


Efficienza ed aggiornamenti

Un aspetto forse poco intuitivo ma in realtà molto semplice da capire: i provider cloud vi garantiranno sempre un servizio allo stato dell’arte. Con i database aziendali nel cloud, infatti, non sarà più necessario effettuare gli aggiornamenti e, a seconda del servizio scelto, non sarà più necessario effettuare la manutenzione delle istanze. 


Scalabilità

Si tratta di un tema che si lega strettamente con quello del risparmio e dell’efficienza. Le soluzioni cloud consentono di aumentare o diminuire le risorse impiegate, e quindi pagate, praticamente nell’immediato. In caso di un aumento del lavoro, anche temporaneo, non dovremo acquistare altro hardware ma semplicemente modulare il servizio cloud che utilizziamo.


Accesso da qualsiasi postazione connessa

Di questi tempi non è così scontato: la possibilità di accedere ai dati e alle applicazioni aziendali da qualsiasi luogo, tramite una postazione connessa, è fondamentale per assicurare la continuità delle attività aziendali. Il cosiddetto smart working si è affermato con decisione durante il 2020 e molte aziende sono intenzionate a continuare con questa modalità di lavoro almeno per qualche giorno a settimana. Si è parlato molto dei vantaggi, ma assicurare l’accessibilità tramite un servizio cloud che garantisca anche elevati livelli di sicurezza è un aspetto che fa capo all’ufficio IT e che spesso non viene considerato. 


Quale cloud scegliere per SQL Server?

Se in azienda utilizzate database SQL Server, la soluzione più indicata è Azure di Microsoft, che offre un’intera famiglia di soluzioni cloud, detta Azure SQL. Se stai pensando di trasferire i tuoi database SQL Server su cloud contattaci, possiamo aiutarti e suggerirti la soluzione migliore.


di Alice Sella, pubblicato il 19 maggio 2021