Fine del supporto per SQL Server 2008 R2

Datamaze
19.06.20 11:59 AM Comment(s)

Si avvicina il termine del supporto per Microsoft SQL Server 2008 R2, che non riceverà più aggiornamenti a partire dal 9 luglio 2019.

Microsoft raccomanda caldamente di aggiornare per tempo i propri sistemi in quanto la mancanza degli aggiornamenti di sicurezza rappresenta un rischio per l’integrità dei dati e sottolinea (ovviamente 😊) come questa sia un’ottima occasione per aggiornare la propria infrastruttura.


A parte gli scherzi, avere in azienda un database server la cui tecnologia risale a più di dieci anni fa può rappresentare un problema ed una opportunità mancata.


Alcuni clienti ad esempio non possono aggiornare l'active directory a causa di vecchie versioni di Windows Server che sono necessarie per far girare SQL Server 2008 o precedenti. Per non parlare degli enormi miglioramenti che sono stati introdotti nel corso degli anni per quanto riguarda le performance e le nuove funzionalità.

Le opzioni disponibili per l’aggiornamento sono due:

  • Aggiornare l’infrastruttura on premise con una versione più recente, vedi SQL Server 2017
  • Trasferire i database in cloud, con il servizio Microsoft Azure

Migrare SQL Server in cloud è la strada consigliata da Microsoft, in quanto Azure si “prende carico” di tutti i compiti amministrativi, quali aggiornamento e manutenzione del server, e Microsoft sta lavorando per migliorare la gestione dei sistemi con tecniche di machine learning e di capacità adattative.


Nello spostamento di un’infrastruttura in cloud vanno però tenuti in considerazione vari fattori. Uno fra tutti, i tempi di latenza nell'accesso ai dati dovuti alla connettività che possono allungare anche di molto i tempi di risposta dei servizi. Per questo motivo, solitamente, oltre al database server è utile se non necessario, migrare anche lo strato applicativo.


Attenzione poi ai costi: per avere buone performance sul cloud è necessario spendere.


La gestione dei database on premise invece garantisce il massimo controllo sui sistemi e sui dati, anche sensibili, che vengono gestiti internamente all'azienda.


L’investimento fatto nell'infrastruttura viene ammortizzato sul lungo periodo e ne beneficia sicuramente tutto quanto riguarda l’integrazione con gli altri sistemi.


Nel caso non si riuscisse ad effettuare il passaggio alla versione più recente entro il termine del supporto, è possibile comunque acquistare gli aggiornamenti di sicurezza estesa, che prevedono la fornitura degli aggiornamenti di sicurezza e dei bollettini con gravità critica per un massimo di tre anni dopo il 9 luglio 2019.


di Cristiano Gasparotto, pubblicato il 25 giugno 2019